Breve storia della ferrovia
"Per un rapido concentramento in avanti, nel cuore del Veneto, l'Ostiglia sarà presto un fatto compiuto". Così titolava "Il Resto del Carlino - La Patria" un articolo del 12 gennaio 1908 che raccontava la travagliata storia del progetto di costruzione della nuova ferrovia, denominata "Ostiglia", e delle discussioni avvenute tra Stato Maggiore dell'Esercito, Governo, Parlamentari locali, Province e Comuni sul tracciato che essa avrebbe dovuto seguire attraverso il cuore del Veneto.
L'idea di costruire una nuova linea che avvicinasse il cuore della pianura padana al Veneto orientale fu caldeggiata, agli inizi dell '900, dallo Stato Maggiore dell'Esercito per l'importanza strategica che essa avrebbe avuto in caso di guerra con l'Austria.
All'epoca l'Austria era una potenza alleata ma, nonostante ciò, aveva provveduto al concentramento di forti guarnigioni nei pressi del confine con l'Italia.
Il governo e l'allora capo dello Stato Maggiore, generale Salema, decisero di abbandonare l'idea sostenendo che per un rapido dislocamento di truppe dal nodo di Bologna all'alto Veneto potesse bastare il raddoppiamento del binario Bologna - Padova.
Furono alcuni parlamentari veneti, in prima fila il deputato del Collegio Cittadella - Camposampiero, Leone Wollemborg, che si batterono perchè il progetto venisse realizzato, non solo per questioni militari, ma anche per le opportunità di sviluppo commerciale che una ferrovia, il miracolo tecnologico di quegli anni, avrebbe portato ai paesi da essa attraversati.
Un altro importante sostenitore dell'Ostiglia fu il conte Giacomo Dei Felissent, deputato di San Biagio di Callalta che però, deceduto nel maggio del 1912, non potè vederne la costruzione.
Alla fine fu stabilito che la nuova ferrovia dovesse collegare Ostiglia, sul Po nel pressi di Mantova, con Treviso, passando tra i Colli Berici e gli Euganei, per puntare verso Nord Est in direzione Treviso. Il 10 maggio 1908 Camposampiero ospitò una riunione di comuni, province e camere di commercio interessati all'Iniziativa.
Nel mese di giugno 1908 Leone Wollemborg illustrò in Parlamanto, con un memorabile discorso, il suo emendamento per la costruzione di almeno un binario Ostiglia - Treviso per la difesa militare del confine italico sulle Alpi orientali da un eventuale attacco Austriaco.
Il progetto fu sospeso allo scoppio della prima guerra mondiale e venne completato solo nel 1920, mentre per vederne completata la costruzione si dovette attendere fino alla fine degli anni Trenta, quando era incombente l'inizio della seconda guerra mondiale.
La Ferrovia Ostiglia fu inaugurata immediatamente prima della seconda guerra mondiale divenendo più una infrastruttura strategica bellica che un mezzo di sviluppo; finita la guerra fu abbandonata
Dopo I bombardamenti aerei degli anni 1944 e 1945 la linea fu definitivamente dimessa .
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